Fondamente ha
organizzato a Venezia presso la casa dei Mori in Campo dei Mori l'incontro con
i professori Giovanni Levi e Franco Zannini su 2 pamphlets scritti dallo stesso
Franco Zannini avvocato e giurista, ovvero "Marxismo nelle coscienze e nel
tempo" e "Archeologia della decisione": ampie analisi su ciò che
sta alla base dell'azione e delle scelte anche in politica.
Da una disamina ed
analisi precisa e ricchssima dei classici tra cui Kant, Montesquieu, Platone, Democrito,
Isocrate e Marx ricco di citazioni e incisi, Franco Zannini trae il suo pensiero che
Giovanni Levi definisce in parte pessimista con una quasi totale sfiducia nelle
nuove generazioni.
In particolare nella lettura di Marx che può dar adito alla
scelta di 2 differenti possibilità, quella prediletta scelta da Franco nella
lettura di Marx è la possibilità riformista.
Una contrapposizione tra quello che si dice in pubblico e
quello che si pensa in privato, il contrasto tra vita pubblica e vita privata è messo
in evidenza negli scritti di Franco con piglio critico. A questo proposito per
Giovanni Levi il punto centrale su cui si basa il Francopensiero è quella da
lui viene denominata psicanalisi forense, unione della psicanalisi e di un “diritto
negoziale”: è una relazione fra gli uomini programmata da un diritto negoziale
realistico che assume il problema della debolezza della razionalità umana (forse
influenze di Pareto delle azioni logiche e non logiche?).
In parole semplici la razionalità umana è ben lungi dall’essere
perfetta.
Altro elemento è la sua analisi del dolore che per Franco è,
diciamo, immanente e implicito nella società (influenza Freudiana).
Nella società odierna in cui possiamo avere tutto quello che
desideriamo almeno dal punto di vista materiale, predomina il desiderio del
superfluo.
Realismo contro idealismo, Isocrate contro Platone, sfiducia
passiva terza via di uscita da un modello di società che non ci piace, non solo
uscita o protesa come alternative.
Levi dice che Franco è molto critico verso questa società
Il tema principale su cui si impernia il volumetto “Archeologia
della decisione” è la psicanalisi forense.
Questo pamphlet che mi son letto con attenzione e anche con una certa difficoltà (da leggere e rileggere per raccogliere e legare (leggere dal latino Legere= legare, raccogliere) il senso di quanto afferma questo raffinato "analista" dell'animo umano e di come certe decisioni influenzino in profondità le visioni della società interpretate anche nel diritto e in politica) per seguire le precisissime e dattagliate analisi proposte ricche di citazioni classiche anche dalla più remota letteratura e da fatti storici, è veramente una summa che spiega nei minimi particolari come si addiviene ad una decisione ragionata realmente cosciente e forse giusta! Cito: "Considerare le decisioni umane con l'orgoglio della Ragione sempre e comunque ..omissis..prima ancora che presunzione è soprattutto ...omissis..."una ignobile menzogna". Vengono delineate 5 possibili classificazioni di archeologia della decisione ovvero e qui cito:
"1) la prospettiva di una psicopatologia della vita quotidiana, in una accezione peraltro assai più ampia delle note tesi freudiane in merito,
2) la prospettiva di nevrosi;
3) la prospettiva di psicosi;
4) la decisione tragica;
5) la decisione cosciente."
Considero un buono sforzo fruttuoso e utile per se stessi e per quanto riguarda il nostro modo di agire socialmente e politicamente, leggere sine ira ac studio e con la dovuta attenzione le analisi proposte da Franco Zannini, per poter, attraverso questo generoso contributo, formarsi e sintetizzare il proprio modo di essere e di decidere coscientemente.
Rimando alla videoregistrazione dell'incontro per sentire dalla viva voce di Franco Zannini e dal suo commentatore Giovanni Levi la presentazione dei 2 saggi.
Per chi volesse procurarseli lasci pure un messaggio qui sotto o si rivolga direttamente all'autore.
Cordiali saluti.
Vito Simi de Burgis
Nessun commento:
Posta un commento