venerdì 11 gennaio 2008

Chi siamo, cosa vogliamo

FONDAMENTE è un gruppo di cultura politica. Definirci "gruppo di cultura politica" è, a ben vedere, una dichiarazione d'intenti non ordinaria: anzi, è un'affermazione decisamente ambiziosa.
In un tempo in cui la politica è avvertita come lontana, come un guscio vuoto il cui compito precipuo è occultare interessi particolari e manipolare allegramente valori e opinioni, in un tempo come quello in cui ci è toccato vivere, volere mettere al centro la Politica - il suo essere "questione"  - non è certo facile.
Eppure la Politica è ora più che mai uno specchio della nostra condizione individuale e collettiva; essa dice la fragilità del nostro vivere in comunità, manifesta il disagio profondo delle nostre soggettività, rivela quanto sia spesso fatua l'esaltazione dell'individualità.
Vorremmo fare di FONDAMENTE un autentico luogo di elaborazione e dibattito.
Contribuire a mantenere aperto lo spazio della Politica - anzi nella maggiore parte dei casi si tratta semplicemente di riaprirlo - è la volontà che ha animato e anima i partecipanti a FONDAMENTE.
In questi primi mesi di attività siamo alla ricerca di un difficile equilibrio: uscire dalle stereotipate logiche di appartenenza senza per questo millantare una inutile quanto falsa equidistanza tra i  punti cardinali della geografia politica. Come è noto, si può difficilmente evitare di assumere una posizione precisa, e anche il fatto di non assumerla equivale sempre ad abbracciarne comunque una, quella del non esserci appunto, del non partecipare.
Ma non vogliamo neppure essere un ennesimo foro di discussione accademica, lontana, mediata e di improbabile efficacia.
Nel dissolversi delle tradizionali categorie politiche, anche il binomio teoria/prassi fatica a sopravvivere. Si tratta quindi di sperimentare, con molta pazienza e molta onestà intellettuale. 
Ricostruire i luoghi della politica significa innanzitutto ricostruire il linguaggio della politica: rinominare le cose, ridisegnare l'essenziale sintassi dell'agire politico.
Tutto questo abbisogna di diversi interlocutori - dentro e fuori dei movimenti, dentro e fuori dei partiti, dentro e fuori delle istituzioni; tutto questo significa moltiplicare al massimo grado le interlocuzioni - senza luoghi comuni, senza preconcetti, senza tabù.
Come ogni buona politica insegna, chiediamo a tutti - a coloro che vorranno confrontarsi con noi e a coloro che non lo vorranno fare - di parlare franco e di rendere esplicito il proprio punto di vista.
La buona politica è bene comune, che non lascia spazio né a facili scorciatoie né a discutibili ecumenismi.
Molti dicono che bisogna essere concreti. Noi vogliamo essere concreti, ma per farlo, per rendere misurabili nel qui e ora le analisi, gli argomenti, le posizioni, nessuno si può esimere dallo sforzo di comprensione dei processi globali che coinvolgono l'Italia e il Mondo. Per questo non bastano né i tecnici né le soluzioni tecniche.
Questa ricerca, questa volontà ha vincoli temporali strettissimi. E' l'urgenza dei problemi che non lascia margini, che non concede tregua.


FONDAMENTE
gruppo di cultura politica

1 commento:

Anonimo ha detto...

sul cosa vogliamo, forse, ho capito. Sul chi siamo, francamente, non c'è traccia.
Ciao.