mercoledì 18 luglio 2007

Indice Verbale 7 luglio, Villa Groggia

Alcune presentazioni.

Giampietro: metodo conduzione riunione, verbale, chiarimenti
Blog, semplice e essenziale, se qualcuno vuole può modificarlo.
Pagine aggiuntive, post, contributi

Il verbale diventa una base di discussione

Mario S: metterei le cose insieme. Fare il verbale è noioso, meglio forse degli indici di intervento su cui la persona stessa può inserirsi e completare, come diceva anche Lino.

Maria: l’altra volta già si diceva che il blog è interessante anche per tornare indietro e seguire il processo. Scrivere anche quello che ci rimane impresso detto da altri

Giampietro: dovremmo completare la lista inserendo le persone e gli indirizzi che mancano
Ho una perplessità: se c’è la pigrizia gli indici di intervento rimangono vuoti.

Cristina: ma poi ci mancherà il dibattito

Mario: proviamo oggi. Per le persone che leggono “da fuori” è un modo di veder crescere e svolgere il dibattito. Le riunioni potranno essere uno dei momenti del gruppo.

Lino: ma non si semplificano le cose. Forse il verbale è utile farlo a turno. Obbiettivo di crescita politica e utile per gestire le uscite pubbliche, serve per essere pronti, per avere la capacità di gestire il confronto, garanzia che non è riducibile ad una sintesi caduta nel “solito” gruppo e non di ricerca politica con garanzia di indipendenza individuale. Domande pubbliche e percorso di analisi.

Maria. Formulare meglio per renderci operativi
In forma sintetica e chiara

Yasser: io potrei avere problemi a scrivere sul blog, forse anche per pigrizia

Giampietro: continuo a pensare che sia meglio il principio di addizionalità verbale più blog per lasciare ognuno libero di intervenire nei modi, “alfabeto di socialità”, modi di comunicare e interagire pubblico
Rifiuti, che fare? Dentro e fuori dal gruppo, nel processo si danno le risposte. Il convincimento interno porta a uscire: Gramsciano collettivo che diventa fatto sociale.
La logica del partito porta alla crisi della politica. Sulle pensioni allargamento sociale interessante. Il peso del tempo è determinante in politica..

Yasser: vorrei chiarire la mia posizione sul verbale: meglio un verbale “alleggerito”, conciso

Giampietro: ribadisco il principio di addizionalità

Mario C.: ermeneutica del verbale

Giampietro: ripresa questione rifiuti come “carico ambientale” diceva Mario S. Produzione dei rifiuti collegato allo stile di vita. Basta governare gli stili di vita per cambiare?
Laboratorio Venezia : componente indigena più componente turistica
Città de-territorializzata
governo del territorio
gestione degli spazi pubblici
dimensione dentro e fuori
cassonetti si o no?
E la domenica?
Tempistica: intervento di un “esterno” (Santi e/o Viale), formulazione di domande

Sabrina: ritengo che bisognerebbe unire l’uscita pubblica con l’intervento dell’esperto e coinvolgere l’amministrazione

Mario C.: per il contraddittorio? Meglio uscita pubblica con esperto.

Giampietro: 1° momento con un esperto, un tecnico, importante ma come fatto interno. Non sono d’accordo sul definire buona amministrazione/cattiva amministrazione. Questo è politico, non tecnico.
2° momento con chi fa politica, amministrazione, con domande, idee, non rivendicazioni
3° momento con il coinvolgimento della cittadinanza. Non delegare per non produrre conflitto.

Cristina: non intervenire con conflittualità, sono d’accordo per evitare le solite dinamiche.
A Napoli ho degli amici organizzati che scrivono un giornale di quartiere
Formule di conoscenza

Roberto: Cambieresti, per esempio. La città ha risposto ma poi, dopo otto mesi, è praticamente tutto finito. Rifiuti e risparmio energetico per un discorso più generale.
Scopo degli incontri.
Politica e tecnica.
Costi di Venezia centro storico.

Andreina : credo che Cambieresti non abbia funzionato perché la cittadinanza non ci credeva veramente, perché l’idea partiva comunque dall’amministrazione, non viceversa.

Gigi: all’inizio c’erano anche dei controlli

Mario S: la raccolta è difficile se non condivisa dai cittadini
Tentativo di passare da argomenti “alti” nazionali e locali
Pensioni-rifiuti-stili di vita-TFR

Giampietro: Socialità / Solidarietà

Mario S.: particolarità di Venezia : apertura collettiva e sovrapporsi di società in un centro storico turistico: residenti, pendolari, studenti, turisti
Venezia laboratorio sperimentale. Stili di vita intrecciati e rapporto tra loro.
Operazione ribaltamento. 1000 kg/p./anno di rifiuti: come far rendere economicamente a ogni famiglia il rifiuto
Formalizzare il premio per il recupero al cittadino attento a trasformare il rifiuto in ricchezza

Lino: questione obiettivo del gruppo: tra politica, amministrazione e cittadinanza esistono comportamenti.
Scarichi di “rovinacci”, colline nuove in laguna, responsabilità politiche e amministrative.
Esiste una cittadinanza molto attiva: gondolieri, motoscafisti..
Nuovo tipo di socialità, qui un gruppo di dibattito, non necessariamente in contrapposizione con l’amministrazione. Crescita della cultura politica. Nei verbali si legge la crescita.
“Uso dell’esperto”
educazione e educabilità, sostituire con politica pedagogia, valori della costituzione, assunzione di responsabilità sociale

Giampietro: sforzo del pensare diversamente
La città come campo di battaglia/ abbandono alla realtà isolata di consumatore. Fatto comunicativo.
Scambiatori di valore: discarica trasformata
Produzione di merci / rifiuti
Approvvigionamenti delle città
Economia dell’imballaggio con interessi rilevanti

Mario S.: non ci sono le condizioni per smaltire: un trasloco, per esempio o rovinacci..

Giampietro: ma non sanzioni, legalità e omertà perché se c’è un eccesso di norma ognuno di noi diventa “abusivo”.
La raccolta differenziata è difficile e spesso innesca una socialità negativa

Maria: diversità di comportamenti in Canada, in Italia, rispetto alla legge
Elite canadese
Imprese italiane e gestione del territorio
In Italia si può lavorare sui “difetti”, perché gli italiani sono positivi e vivi

Roberto: modello veneto dell’impresa
Territorio e diversità
Esempio di Berlino, rispetto

Lino: si al principio del no alla sanzione, ma è impraticabile.

Giampietro: efficacia
In Sicilia stato parallelo:mafia, codici diversi
Camorra: esplosione della società
Veneto: antistatalità, stato foresto
Occorre arrivare a pensare:”stato è bello”, “pubblico è bello”
Contrastare il comportamento lesivo degli interessi pubblici

Mario C. : agire politico, concretamente, per arrivare alla cittadinanza. Esercizio di comunicazione ampia, efficacia.

Maria: parlare con le persone anche singolarmente, nella vita quotidiana: non delegare.

Giampietro: cristallizzazione delle idee

Sabrina: piuttosto che andare verso la città con idee è meglio ribaltare: domande alla cittadinanza, inchieste, questionari, interviste, provocazione e slogan per smuovere le coscienze

Giampietro: malinteso: iniziativa del comune per sentire la cittadinanza
E’ necessario sovrapporre i livelli
Sanzioni/incentivi
Legalità/illegalità
Scrivere delle domande
Scrivere anche per il “lancio” una comunicazione/lettera aperta alla cittadinanza

Gigi: rifiuto bello?!?

Mario S.: si, bello

Cristina: esempio di riciclo bello alla Biennale

Mario S. : negozi di abiti usati

Lino: una moda?
Controllo sociale sulla vita quotidiana
Politica per essere protagonisti con gli altri.
Piattaforme di interscambio
Dono: necessità ecologica
O si agisce o si aspetta che diventi appetibile per qualche lobby
La dimensione dell’inchiesta è capitale
Relazione con la gente e comunicazione quotidiana
Trasformazione con interventi paralleli e non verticali
Senso del rispetto pubblico, non delega alla casta
Sottrarsi a meccanismi di potere, sottrazione al mercato

Gigi: problemi di comunicazione.
Apertura agli amici ma poco interesse

Cristina: molto interesse se non si cade in “partitica”

Roberto: anche nel P.D. scontento per verticalità politica e partitica
Occorre cambiare il punto di vista
La tecnica può sposare la politica per velocizzare

Giampietro: prima della soluzione tecnica ci sono scelte politiche pubbliche
Dove è scritto che dobbiamo correre?
Progetti di società veneziana
Scelte su città e società

Mario S: comunicazione e espansione per cerchi. E’ difficile spiegare agli amici quello che facciamo,
invito
nel continuo spiegare agli altri c’è crescita continua.


Roberto: è difficile intercettare la cittadinanza se non su questioni concrete. E soluzioni.
Oggi non si può ancora saltare la gente comune e le loro esigenze concrete

Maria: cultura dell’economia e non della politica
Cambiare atteggiamento e modalità, creare e non accettare.
Non proposte concrete, meglio modalità da condividere, meglio su come fare e non necessariamente fare

Giampietro: il processo di bilancio sociale
No tecnica senza pensiero
La politica non ha riflettuto su quanto ha fatto
Non sono d’accordo sulla necessità di rispondere subito a questioni concrete senza visione ampia
Egoismo contro ragionamento sociale
Il valore non è solo economico
Ribaltare il discorso

Roberto: Sento un rifiuto ideologico verso la tecnica
Il futuro della città
la politica di oggi non è contrapposta a quella del futuro
soluzioni concrete e politiche

Mario S: le soluzioni tecniche possono essere le migliori del mondo e lo sono il Mose, il Passante, ma non risolvono il conflitto e anzi diventano fallimenti politici enormi.

Roberto: occorrono soluzioni tecniche condivise

Maria: particolarità di Venezia
Valorizzazione, non tecnica ma visione politica

Giampietro: Alla politica è d’obbligo dichiarare un progetto di città

Mario C.: come usciamo da qui? Si incastra il problema operatività

Silvia: Un atteggiamento unico per tutti i problemi affrontati
Predisposizione alla discussione

Giampietro: Esperto, domande, ipotesi di lavoro
Interessare la cittadinanza
Per esempio sull’acqua-bene pubblico

Mario C.: eccessiva destrutturalizzazione

Fernando: pratiche di comunicazione e condivisione importanti
Non si può fare a meno di arrivare al confronto con la politica istituzionale
Giochi fatti
Blocchi di potere
Rischio di muoversi bene sul piano delle intenzioni e poi non incidere.
I giochi sono già fatti: sub-lagunare, people-mover

Maria: bisogna incidere sull’approccio generale, non è pensabile sui singoli temi

Giampietro: una strada obbligata con bagaglio leggero e senza zavorra vincolante.
Percorsi autonomi impattanti
Cercare alleanze?
Mancanza di informazione.

Mario S: forse arriveremo tardi.
Vesta vuole cambiare: il bilancio è di colpo risanato, c’è un cambio previsto.
Ci prenderà in contropiede.
Ho lavorato con il Consorzio Ve Nuova.
Il conflitto sociale spaventa: bastano 20-30 persone determinate per bloccare un cantiere.
Le informazioni si trovano, anche noi le possiamo avere.

Maria: vorrei conoscere meglio i dati su residenti e abitanti, sui flussi.

Fernando: esistono buone pubblicazioni, di Casarin, per esempio o del Coses.

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