Promosso da Fondamente e condotto da Vito Simi de Burgis, si è svolto presso la Casa dei Mori ( http://goo.gl/maps/pVUgO
) a Venezia un secondo incontro sulla situazione degli animali
domestici, d'affezione e/o di vicinato a Venezia ed in particolare sulla
situazione dei gatti che sono scomparsi dal Centro Storico di Venezia
rimanendo i pochi rimasti in parte localizzati in aree confinate come
qualche spazio all'interno dell'Ospedale Civile, Parco Savorgnan e Forte
Marghera, e in parte nel gattile di Malamocco che è un vero e proprio
ospizio per gatti quasi tutti ammalati. Oltre ai soci di Fondamente ed
agli invitati sono intervenute all'incontro alcune gattare e
appassionate di gatti assieme a rappresentanti storici (in particolare
il sig. Gigi Bello) della Dingo, che gestisce per delega del Comune di
Venezia la politica di cura e protezione dei gatti a Venezia. Rispetto
all'animato incontro precedente (vedi: http://www.youtube.com/watch?v=fI5gAh...
) nel quale si è assistito ad un vivace e tormentato dibattito quasi
muro contro muro, questa volta il discorso si è allargato inquadrando le
tematiche in un contesto più ampio e generale e si sono cercate e forre
trovate vie comuni e/o convergenti per dare la possibilità di vedere
nuovamente Venezia ripopolata di gatti liberi, soprattutto per quanto
riguarda il centro storico, ambiente da sempre adattissimo a questo
scopo.
In sintesi si propone, proprio per ristabilire almeno in alcune zone della Città un certo numero di gatti liberi, curati e monitorati, di chiedere in primo luogo che sia istituita un'anagrafe felina obbligatoria per i gatti, ed in secondo luogo un maggior controllo sia della popolazione, che della corretta gestione dei numerosi cani sempre più presenti e sempre più di taglia grande presenti in Centro Storico e non solo, proprio affinchè questi non costituiscano un pericolo per la vita dei gatti come spesso è accaduto e accade tuttora. E' notorio infatti che i gatti non attaccano deliberatamente i cani, mentre i cani spesso attaccano i gatti.
E' emersa quindi la necessità di creare una maggior responsabilizzazione, consapevolezza ed educazione a partire dai proprietari dei cani per finire ad una educazione civica e ambientale riguardante la convivenza reciprocamente benefica anche ecologicamente parlando per e tra i cittadini umani ed i cittadini animali presenti nell'ecumene urbano, e questo andando aldilà della dilagante "privatizzazione" e del mero concetto di "proprietà" e possesso da "padroni" di animali domestici.
E' stata anche ventilata la proposta di stabilire una tassa per i proprietari dei cani, tassa che potrebbe servire proprio a sovvenzionare opportuni servizi per la tutela degli animali presenti in città.
Per avere un quadro maggiormente completo e chiaro delle dinamiche di quanto emerso si invitano i lettori di questa nota a leggere anche le info del video del primo incontro (http://www.youtube.com/watch?v=fI5gAh... ) e /o le note della relativa pagina di facebook i Ripopoliamo Venezia almeno con i gatti.
In sintesi si propone, proprio per ristabilire almeno in alcune zone della Città un certo numero di gatti liberi, curati e monitorati, di chiedere in primo luogo che sia istituita un'anagrafe felina obbligatoria per i gatti, ed in secondo luogo un maggior controllo sia della popolazione, che della corretta gestione dei numerosi cani sempre più presenti e sempre più di taglia grande presenti in Centro Storico e non solo, proprio affinchè questi non costituiscano un pericolo per la vita dei gatti come spesso è accaduto e accade tuttora. E' notorio infatti che i gatti non attaccano deliberatamente i cani, mentre i cani spesso attaccano i gatti.
E' emersa quindi la necessità di creare una maggior responsabilizzazione, consapevolezza ed educazione a partire dai proprietari dei cani per finire ad una educazione civica e ambientale riguardante la convivenza reciprocamente benefica anche ecologicamente parlando per e tra i cittadini umani ed i cittadini animali presenti nell'ecumene urbano, e questo andando aldilà della dilagante "privatizzazione" e del mero concetto di "proprietà" e possesso da "padroni" di animali domestici.
E' stata anche ventilata la proposta di stabilire una tassa per i proprietari dei cani, tassa che potrebbe servire proprio a sovvenzionare opportuni servizi per la tutela degli animali presenti in città.
Per avere un quadro maggiormente completo e chiaro delle dinamiche di quanto emerso si invitano i lettori di questa nota a leggere anche le info del video del primo incontro (http://www.youtube.com/watch?v=fI5gAh... ) e /o le note della relativa pagina di facebook i Ripopoliamo Venezia almeno con i gatti.
1 commento:
Scusate, ma perché bisogna tassare i cani per tutelare i gatti? Ci sono molti più gatti che cani viventi in casa.
Se poi si vuol fare un discorso di igiene ambientale, avete presente quanto inquinano le lettiere dei gatti? E pensate che i gatti liberi non inquinino?
Non so, sono molto perplesso dallo spirito di questo incontro (di cui ho letto solo la sintesi scritta). Io sono stato avuto sia da gatti che da cani e non capisco questa contrapposizione al limite del discriminatorio che fanno quasi tutti gli amici dei gatti.
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