mercoledì 15 giugno 2011

Per una nuova Politica: scegliamo noi

Dopo le due splendide vittorie delle amministrative e dei referendum, dopo che gli italiani hanno detto alto e forte che vogliono cambiare, è tempo che la Sinistra riprenda l'iniziativa. Può farlo in due modi: aprendo subito un cantiere politico nel quale possano confluire le idee e le passioni di tanti cittadini, associazioni e partiti; e lanciando senza esitazioni le primarie per scegliere direttamente le persone che saranno chiamate a rappresentarci nel futuro Parlamento nazionale. Primarie per il leader, ma non solo. C'è un modo di abrogare fattualmente il porcellum: far sì che nei territori i cittadini possano scegliere i loro candidati. E' molto semplice, basta volerlo. Per una nuova Politica: scegliamo noi.

Giampietro Pizzo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

credo sia opportuno segnalarvi che nel dl 13 agosto 2011, n 138 in vigore dal giorno stesso "ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo" sono state concepite nuove norme connesse alla sorte dei servizi pubblici locali.
Indipendentemente da come la si pensi sulla questione mercato-stato e in particolare sui problemi connessi alla privatizzazione dei servizi pubblici locali, si può forse già dire che il referendum non avrà una grande efficacia. Cordiali saluti a tutti

Giampietro ha detto...

Sottoscrivo l'osservazione: il pericolo che sia totalmente vanificata la volontà dei cittadini italiani espressa nei referendum di giugno è altissimo.
Per questo due insigni giuristi che avevano contribuito a preparare i due dispositivi referendari sull'acqua - parlo di Alberto Locatelli e Ugo Mattei - hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Regione Puglia Vendola (vedi Il Manifesto del 31 agosto) invitandolo a ricorrere alla Corte Costituzionale in quanto il decreto del 13 agosto nega palesemente la volontà dei cittadini italiani e sottrae poteri legittimi agli Enti Locali. Accanto a questa lodevole iniziativa, che siamo sicuri Nichi Vendola farà propria, occorrerà però un'ampia mobilitazione cittadina. Grazie.